DALLA DIPENDENZA COLONIALE AL REGIME AUTORITARIO DI TOURE’

Intervento alla lezione di storia del 26 marzo
Nel periodo coloniale la costa della Guinea ha conosciuto le razzie dei mercanti di schiavi europei. Tuttavia, solo alla metà del XIX secolo i francesi iniziano una vera e propria conquista militare della regione. Nel 1898 vincono la battaglia decisiva contro Samori, imperatore dello stato di Ouassoulou, che assicura loro il controllo dell’intera regione.
Le frontiere attuali della Guinea sono il risultato di un lungo processo di negoziazione tra la Francia, l’Inghilterra (che controllava la Sierra Leone), il Portogallo (che possedeva la Guinea Bissau) e la Liberia. Durante l’occupazione francese, la Guinea era uno dei territori che costituivano l’Africa Occidentale francese, amministrata da un governatore a Dakar
Nel 1958, con il crollo della quarta Repubblica francese, le colonie della Francia hanno avuto la possibilità di scegliere tra una posizione di autonomia nell’ambito della Comunità francese o l’indipendenza immediata. Contrariamente alla maggior parte delle altre colonie, la Guinea ha votato per l’indipendenza. Questa decisione è stata influenzata dal forte sostegno popolare di cui godeva Ahmed Sèkou Tourè, capo del Partito Democratico della Guinea (P.D.G), che aveva ottenuto 56 seggi alle elezioni del 1957. Il 2 ottobre 1958 la Guinea si proclama repubblica indipendente e Tourè riceve la carica di primo presidente.
Il rimpatrio di numerosi francesi presenti in Guinea ha sottratto notevole capitale e ha provocato la perdita di una gran parte della funzionalità della sua infrastruttura. Il governo di Tourè ha adottato una politica socialista, allineandosi dapprima all’Unione Sovietica e poi alla Cina. Tuttavia la Guinea ha continuato a ricevere aiuti ed investimenti da parecchi paesi occidentali, come gli Stati Uniti e naturalmente la Francia.
Come in molti altri paesi africani nel periodo post coloniale, la Guinea è rapidamente diventata una dittatura con un partito unico, un’economia chiusa e un regime autoritario e oppressivo. Alcuni oppositori politici sono stati internati nel campo di concentramento di Camp Boiro. Tourè, che dapprima ha mostrato di voler proseguire il dialogo tra le differenti etnie del paese, ha cominciato a concentrare le posizioni di potere nelle mani dei rappresentanti del suo gruppo etnico (Malinké). Nel complesso il governo di Tourè ha avuto come effetto di condurre l’economia guineana a sprofondare e a isolare il paese anche dagli stati socialisti africani vicini.

Mohamed Sacko
Traduzione di Claudia Ferrari

 


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